Accade che si rimanga affascinati dalla proposta di Gesù, dalla speranza evangelica e dall'amore annunciato. E se ne comincia anche a sperimentare la bellezza e il frutto. Poi la routine e la stanchezza lasciano prevalere la tentazione di rimettere in discussione tutto per tornare al prima. Come Israele incamminato verso la libertà che rimpiange l'Egitto. Come Giacomo e Giovanni in cammino verso la Croce che cercano i posti migliori nel Regno. Come Pietro, che dopo la Trasfigurazione, preferirebbe rimanere sul monte piuttosto che assumere la responsabilità di quanto sperimentato. Come Cleopa e l'altro discepolo, che ritornano a casa invece di affrontare la gloria della risurrezione, e quindi il rischio della conversione.
È più facile tornare schiavi che vivere la libertà, cedere alla logica del potere piuttosto che servire, rimanere fermi e comodi anziché sporcarsi le mani (e i piedi!) con la responsabilità di testimoniare. Fuggire, dolersi, tornare indietro, piangere e lamentarsi è comunque meno faticoso che vivere da risorti.
È più facile tornare schiavi che vivere la libertà, cedere alla logica del potere piuttosto che servire, rimanere fermi e comodi anziché sporcarsi le mani (e i piedi!) con la responsabilità di testimoniare. Fuggire, dolersi, tornare indietro, piangere e lamentarsi è comunque meno faticoso che vivere da risorti.