È forte la provocazione di Enzo Bianchi all’inizio della sua riflessione sulle Beatitudini:
«Il cristianesimo testimonia oggi la possibilità di una vita felice? Noi cristiani ci comportiamo come persone felici oppure sembriamo quelli che, proprio a causa della fede, portano fardelli che li schiacciano e vivono sottomessi a un giogo pesante e oppressivo, non a quello dolce e leggero di Gesù Cristo (cfr. Mt 11,30)? In realtà mi pare che spesso ci meritiamo ancora il rimprovero rivolto ai cristiani da Friedrich Nietzsche oltre un secolo fa: [I cristiani] dovrebbero cantarmi canti migliori perché io impari a credere al loro redentore: più gioiosi dovrebbero sembrarmi i suoi discepoli» (Le vie della felicità. Gesù e le beatitudini, Rizzoli, 2010, p.11-12).
La felicità è figlia dell'Amore:chi sa di essere amato e di poter amare, è felice. Tutto qui. Il mondo ci vede infelici, perchè realmente lo siamo, perchè l'amore non inganna, non può essere "scenico", ma solo Verità.
RispondiEliminaTroppo spesso il cristiano non è seguace di Cristo, non lo conosce, probabilmente, non lo ha mai incontrato. Troppo spesso il cristiano non sa perchè dovrebbe essere felice.
E qui inizia il lavoro di chi, amato e amante, non può tenere per se un Amore che si perfeziona solo con la condivisione.....
Rossana
una cursillista che sa
di essere amata e che spesso
fa fatica ad amare e a
lasciarsi amare.