Lasciate che io pensi per un momento al Giuda che ho dentro di me, al Giuda che forse anche voi avete dentro, e lasciate che io domandi a Gesù: a Gesù che è in agonia, a Gesù che ci accetta come siamo. Lasciate che io gli domandi, come grazia pasquale, di chiamarmi...: “Amico”. Perché la Pasqua è questa parola, detta a un povero Giuda come me, detta a dei poveri Giuda come voi. Perché questa è la gioia: che Cristo ci ama, che Cristo ci perdona, che Cristo non vuole che noi ci disperiamo. Che per Cristo, anche quando noi ci rivolteremo tutti i momenti contro di Lui, anche quando lo bestemmieremo, anche quando rifiuteremo il sacerdote all’ultimo momento della nostra vita, ricordatevi che per Lui noi saremo sempre: “gli Amici”.
(da un'omelia di don Primo Mazzolari, registrata a Bozzolo, il Giovedì Santo del 1958)Buona Pasqua, amici di Gesù!
Grazie per queste parole che illuminano la Pasqua. L'essere Cristiani praticanti da sempre può indurci a pensare di essere più a posto degli altri. Ultimamente ci sto riflettendo molto e temo di essere anch'io un po' Giuda. Confido in Cristo e nella sua misericordia. Buona Pasqua.
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